IL PIANO REGOLATORE GENERALE
Introdotto con la legge urbanistica del 1942, il Piano Regolatore Generale è lo strumento che regola e disciplina le trasformazioni in ambito comunale.
In altre parole definisce le attività edilizie che si possono compiere nel relativo comune.
Le linee guida dettate dal PRG sono la conseguenza della previsione dello sviluppo economico e territoriale della popolazione oggetto dell’analisi.
Questo documento regola gli interventi effettuabili dal singolo cittadino, ma anche dall’amministrazione per la collettività.
Molto frequentemente, oggi, si parla di Piano Urbanistico Comunale (PUC), è il documento che sostituisce il PRG a causa delle diverse necessità del territorio.
L’approvazione del PRG è molto lunga e complessa, ed è questo il motivo per cui molti comuni risultano essere regolamentati da piani molto vecchi.
La redazione è affidata a dei professionisti (geologi, avvocati, tecnico del settore) per poi essere revisionato e approvato dal Consiglio del Comune su nuove costruzioni e ristrutturazioni
Gli elaborati che compongono questo documento sono: tavole cartografiche e relazioni di carattere normativo.
Tra i documenti abbiamo: la tavola della zonizzazione, le norme tecniche di attuazione e il Regolamento edilizio, per il livello di dettaglio ci sono i piani particolareggiati.
In generale è un documento che ha permesso il controllo dell’edilizia abusiva specie nei siti di carattere storico e culturale ma anche naturale.
Inoltre basti pensare a tutti i siti di cultura che decenni fa sono stati offuscati dall’abusivismo edilizio.