La Mole Antonelliana emblema della città è uno dei simboli d’Italia
Il suo nome deriva dal fatto che si trattava della costruzione in muratura più grande del mondo (fu progettata dall’architetto Alessandro Antonelli), ma a causa delle successive ristrutturazioni in cemento armato ha perso questa sua caratteristica.
Per la sua costruzione venne utilizzata una tecnica architettonica particolare: la eclettica ottocentesca, tipica di Antonelli.
Le colonne invece possiedono lo stile architettonico tipico del neoclassicismo, mentre la cuspide si ispira all’architettura neogotica.
Al di sopra si eleva una grande cupola a base quadrata. Presenta una volta allungata con pareti in muratura.
Sovrastata da un’altra struttura il cui nome più conosciuto è “tempietto”, si riprende il tema delle colonne che si trovano alla base della Mole.
Anch’esso presenta una basa quadrata. Si può raggiungere esclusivamente grazie ad un piccolo ascensore posizionato al centro dell’atrio.
La Mole Antonelliana divisa in due parti, è aperta al pubblico solo la zona inferiore
Ancora più in alto c’è una guglia a base circolare chiamata “lanterna”, sovrastata da una cuspide a base ottagonale, basata sull’architettura neogotica.
Si tratta della parte più alta della struttura e presenta ben dieci piccoli terrazzi. L’edificio raggiunge in tutto l’altezza di 167,5 metri.
Prima di raggiungere questa statura, la mole presentava, sulla parte superiore dell’edificio, la statua del Genio Alato.
Dopo un nubifragio, venne colpita da un fulmine e spostata all’interno, in modo che non potesse più venir danneggiata.
Venne poi sostituita da una stella a cinque punte, ma, a causa di un brutto temporale, poi fu cambiata con un’altra più piccola a 12 punte tridimensionale.
Al suo interno è presente il Museo nazionale del cinema
Ospita reperti come macchine ottiche pre-cinematografiche e alcuni pezzi dei set cinematografici dei primi film italiani e stranieri.
Negli ultimi anni La Mole Antonelliana viene illuminata grazie a delle luci proiettate, colorate in modo diverso a seconda dell’occasione o dell’evento.
Per via della sua forma, che ricorda un’antenna molto grande rivolta verso il cielo, si pensa che irradi energia positiva.